Il sistema delle economie è da sempre in diretta correlazione con le esigenze vitali dell’uomo.

Queste, legate originariamente alle risorse del territorio, furono al tempo stesso causa di quelle modificazioni necessarie alla pratica dell’agricoltura o dell’allevamento del bestiame; il suolo fu modellato al fine di realizzare terrazzamenti per le coltivazioni e parte dei boschi furono tagliati per ricavare aree coltivabili o grandi radure da utilizzare come pascoli per il bestiame.

La composizione dei boschi fu modificata; il castagno sostituì pian piano gran parte delle alberature originarie, in quanto, tramite la gestione a ceduo, la pianta si prestava a fornire regolarmente legname e frutti.
I corsi d’acqua erano pure fonte di sostentamento, non solo grazie alla ricchezza della fauna ittica, ma anche grazie allo sfruttamento delle risorse idriche che, tramite la costruzione di dighe, azionavano i numerosi mulini.

Con il progressivo abbandono delle attività rurali gran parte della popolazione lasciò il territorio. Il XVII e XVIII secolo fu segnato dalle migrazioni e dalla scomparsa di mestieri tradizionali.

Solo nella seconda metà dell’Ottocento, con l’intensificarsi delle attivitá industriali e, più o meno contemporaneamente, l’incentivarsi del turismo, l’economia locale vede una ripresa. La popolazione si sposta dalle montagne alla riva del lago, e di conseguenza si modifica l’uso del territorio. Sono le aree destinate alla costruzione di ville e grandi alberghi lungo la riva del lago ad essere ora modellate dalla mano dell’uomo, in particolare dalla mano di quei turisti che agognano un luogo dove alla bellezza naturale si accompagni una bellezza costruita su misura, intervento su orografia e vegetazione.

Anche gli insediamenti industriali e le manifatture vengono posizionati a valle, poiché da qui risulta più facile trasportare le merci su acqua, e per lo più nei pressi di torrenti, al fine di sfruttare la produzione di energia tramite la costruzione di dighe e centrali idroelettriche.

Con il decadere delle attività industriali attorno al XIX secolo, è il turismo a recuperare luoghi e contesti, continuando a trasformarli affinché il Verbanese diventi quel paesaggio ideale, più di quanto non lo sia naturalmente, in cui il turista possa sentirsi perfettamente a suo agio e soddisfare le sue esigenze di svago e riposo.