Progetto di lettura critica dei beni paesaggistici del territorio della Comunità Montana dello Strona e del Basso Toce

La fase di costruzione del quadro conoscitivo è avvenuta tramite ricerche bibliografiche e sopralluoghi ed ha portato a considerare solo quelle emergenze ancora oggi leggibili e riconoscibili tralasciando quelle che sono scomparse o totalmente trasformate.

Il patrimonio paesaggistico esistente è stato analizzato nelle sue molteplici tipologie di interesse storico e naturalistico.

Paesi
Insediamenti storici e caratteristici per posizione e organizzazione spaziale.
Sono stati considerati rappresentativi gli insediamenti tradizionali caratterizzati da una distribuzione in quota, che seguono il declivio della montagna e sono percorsi da viottoli e strade ripidissime.

Chiese, monasteri e oratori
Edifici religiosi rappresentativi di un’antica fede ancora molto sentita. Sono stati considerati gli edifici ancora oggi frequentati, come le parrocchiali, o che caratterizzano il paesaggio per posizione panoramica e qualità architettonica.

Case e palazzi
Edifici che emergono dal contesto del paese e che sono espressione di una particolare tipologia costruttiva tipica della zona.

Industrie storiche
Edifici che rappresentano l’origine dell’importante sviluppo industriale della zona, interessanti anche sotto il profilo estetico.

Opifici artigianali
Edifici di produzione artigianale storici collocati lungo i riali o in luoghi impervi.
Sono stati considerati principalmente gli edifici che, anche se non più utilizzati, sono rappresentativi dell’antica origine della lavorazione del legno ancora oggi tipica della Valle dello Strona.

Castelli e fortificazioni
Resti di antichissimi insediamenti.

Ponti
Costruzioni rimaste intatte lungo gli antichi percorsi.

Sentieri e strade
Tracciati storici rappresentativi e quelli più frequentati per le loro qualità scenico-naturalistiche.

Rifugi e bivacchi storici
Costruzioni che testimoniano le origini dell’ alpinismo sui monti della Valle Strona, situate in punti panoramici strategici.

Grotte e cunicoli
Caverne interessanti dal punto di vista speleologico e paleontologico.

Miniere e cave
Gallerie dove sono ancora leggibili le modalità di sfruttamento del suolo che testimoniano l’attività estrattiva che per secoli è stata l’unica alternativa all’emigrazione stagionale.

Centri sportivi
Punti di ritrovo ben inseriti nel contesto paesaggistico.

Montagne
Cime considerate meta alpina ricche di valori naturalistici e panoramici.

Corsi d’acqua e laghi alpini
Il torrente Strona, in cui confluiscono le numerose acque della valle e altre emergenze rilevanti per le loro qualità scenico-naturalistiche.

Formazioni geologiche
Affioramenti interessanti per lo studio della catena alpina.

Ogni bene è stato studiato utilizzando delle schede che riportano, oltre alla denominazione, tipologia e ubicazione, degli indicatori che ne costituiscono il valore complessivo.

Si è adoperato un criterio di valutazione che unifichi e renda comparabili le diverse informazioni rintracciate. Il valore storico-testimoniale di un bene è ottenuto sommando il “punteggio” relativo al periodo storico di appartenenza, allo stato di conservazione, all’utilizzo attuale o previsto rispetto alla sua origine, alla rarità e alla sua importanza come testimonianza culturale.

Il valore percettivo è invece ottenuto sommando il “punteggio” relativo alla sua estensione, alla sua esposizione visuale, alla sua frequentazione, alla sua coerenza con il contesto visivo circostante, tenendo conto di eventuali elementi detrattori che ne possano compromettere la percezione o il suo utilizzo.

I diversi aspetti considerati hanno permesso una valutazione più puntuale delle qualità paesistiche delle diverse tipologie presenti in un’area composita come quella analizzata e i valori assegnati sono stati formulati in maniera da poter essere coerenti anche tra tipologie differenti.

Per fornire un quadro completo del territorio è stata inoltre elaborata una cartografia generale dove sono individuabili tutte le emergenze per ogni tipologia, l’insieme delle emergenze di maggior valore e i punti di vista panoramici.

Cinque cartografie di dettaglio coprono le aree maggiormente ricche di beni paesaggistici.

 

 

 
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