Il sistema delle vie di comunicazione si è profondamente modificato nel corso dei secoli, assecondando le esigenze legate alle diverse attività sociali ed economiche. Il sistema viario ha dapprima rispettato l’orografia, in parte anche a causa delle modeste tecniche di realizzazione: sentieri e mulattiere permettevano di raggiungere terrazzamenti e alpeggi seguendo le curve di livello, un percorso si snodava a mezza costa collegando i diversi villaggi.
Le attività industriali, per lo più disposte nei pressi di corsi d’acqua, li utilizzarono come vie di comunicazione, dando così vita ad una rete di percorsi, tanto lungo i torrenti quanto sul lago, tale da garantire il trasporto delle merci e da raggiungere i punti di smercio.
Le nozioni tecnologiche acquisite nel tempo permisero ad un certo punto di modificare la morfologia del terreno. La tradizione turistica, che prende piede all’inizio dell’Ottocento, ha necessità di facilitare l’arrivo dei vacanzieri non solo a dorso di mulo o su strada, ma anche su rotaia e su acqua. Battelli turistici cominciarono a solcare il lago, e fu costruita la ferrovia a scartamento ridotto Intra-Premeno, che copriva 600 m di dislivello grazie a soluzioni tecnologiche innovative, ma ha inciso fortemente sul paesaggio; la strada attuale segue ancora per buona parte il tracciato della vecchia linea ferroviaria.
Infine si rafforza l’esigenza di collegare i diversi insediamenti ormai consolidatisi sulla riva del lago; questo momento, insieme con la costruzione delle ville signorili e dei giardini, porta alla decisione di realizzare la litoranea che collega l’Alto Verbano alla Svizzera, disegnando quel lungo lago ormai indissolubilmente legato all’immagine del Lago Maggiore.
Anche la linea Cadorna, costruita nel 1916 quale opera difensiva, ha inciso sul paesaggio; una gran parte della rete viaria odierna riprende i tracciati originariamente parte del sistema militare. |